Help pls, è urgente

avrei bisogno dell'analisi del periodo delle parafrasi di due poesie. Mi servirebbe entro questo pomeriggio. Grazie Mille

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  1. April Girl
     
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    O voi che ascoltate in queste poesie staccate fra di loro il suono di quei sospiri con i quali io alimentavo il cuore al tempo del mio primitivo traviamento, iniziato durante la giovinezza, quando in parte ero un uomo diverso da quello che sono ora,
    spero di trovare pietà, non solo perdono, per lo stile mutevole con il quale io piango e ragiono, fra le speranze inutili e l'inutile dolore, se c'è qualcuno che conosca il significato dell'amore, per averlo direttamente provato.
    Ma vedo chiaramente adesso come per lungo tempo fui oggetto di chiacchiere da parte della gente, per cui spesso mi vergogno di me medesimo con me stesso; e il frutto della mia follia è la vergogna, il pentimento, e il conoscere chiaramente che tutti i piaceri terreni sono vani come un breve sogno.

    Limpide, fresche e dolci acque,
    dove immerse il suo bel corpo
    colei che sola mi par degna di avere il dominio del mio cuore;
    pianta cortese, al quale a lei piacque
    appoggiare il suo bel fianco
    (me ne ricordo sospirando);
    erba e fiori che la sua gonna
    svolazzante ricoprì
    insieme al suo seno angelico;
    mentre l’atmosfera s’era fatta sacra, armoniosa,
    dove Amore, con i suoi begli occhi,
    mi trafisse il cuore: date ascolto, tutti insieme,
    alle mie tristi, ultime parole.
    Se dunque è il mio destino,
    e il cielo adopera al raggiungimento di questo scopo,
    cioè che Amore mi faccia morire a furia di piangere,
    una qualche grazia divina faccia in modo
    di seppellire il [mio] misero corpo in Valchiusa,
    e l’anima torni al cielo, libera dai vincoli corporei.
    La morte sarà meno dolorosa
    se mi porto dietro questa speranza
    a quel pauroso momento:
    poiché l’anima mia afflitta
    non potrebbe in un porto più sereno
    né in una sede più tranquilla
    abbandonare il corpo travagliato.
    Verrà un tempo forse
    in cui presso il luogo nel quale io ero solito trascorrere
    le mie giornate tornerà la fiera bella e [ormai] mansueta,
    e là dove lei mi vide
    nel giorno benedetto
    volga i suoi occhi desiderosi e lieti,
    come per cercarmi; e, o pietà!,
    vedendomi ormai in terra tra le pietre della tomba,
    venga ispirata da Amore
    così da sospirare
    tanto dolcemente da farmi ottenere la grazia
    e piegare la giustizia divina,
    asciugandosi gli occhi con il bel velo.
    Dai bei rami scendeva
    (è dolce a ricordarlo)
    una pioggia di fiori sul suo grembo;
    e lei si sedeva
    umile in tanta gloria terrena,
    già coperta da quell’amorosa pioggia di fiori.
    Un fiore cadeva sull’orlo (della veste)
    un altro sulle trecce bionde,
    che quel giorno a vederle
    erano oro fino e perle;
    uno cadeva a terra, e uno finiva in acqua;
    un altro dopo volteggi pieni di grazia
    sembrava dire: - Qui regna Amore. -
    Quante volte dissi io,
    allora preso da gran stupore:
    senza dubbio costei è nata in paradiso.
    il suo portamento divino,
    il suo volto, le sue parole
    e il suo dolce sorriso
    mi avevano a tal punto riempito di oblio
    e fatto allontanare dal vero
    che io sospirando mi domandavo:
    come ero venuto io in questo luogo, e quando?
    Perché credevo di essere giunto in cielo, là dove il cielo non c’era.
    Da allora fino ad oggi amo
    a tal punto questi luoghi, che altrove non trovo pace.
    Se tu, canzone, fossi bella e ricercata quanto desideri
    potresti coraggiosamente
    uscire dal bosco, e diffonderti.
     
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