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Dardifar.
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Mentre molti autori di romanzi storici a lui contemporanei incentrano a stori sull'eroe
guerriero, sul cavaliere o comunque su personaggi di rilievo, Manzoni decide di porre al
centro del suo lavoro gli umili, coloro che in ogni epoca subiscono le peggiori conseguenze
dei mali della storia e che sono le vittime degli errori e delle ambizioni dei potenti. Anche se
le loro vicende devono essere inventate perché la Storia non si è mai interessata se non delle
«Imprese de Prencipi e Potentati» e non ha conservato traccia delle loro vite, delle loro aspirazioni e delle loro sofferenze, la ricostruzione della loro vita e delle azioni è il più possibile
fedele a quella che dovrebbe essere stata la realtà storica, un "verosimile" ricostruito con
tanta precisione e attenzione ai dettagli da essere molto vicino al "vero". Manzoni spiega che
l'idea stessa della vicenda dei Promessi sposi gli venne suggerita da una grida del tempo. La
faccenda del matrimonio negato è inventata, ma plausibile: l'esistenza di una legge che puniva le minacce ai sacerdoti dimostra che questo reato era diffuso e quindi risulta verosimile
averlo preso a elemento detonatore degli sviluppi del romanzo..